
In attesa dell’annuncio da parte dell’amministrazione Obama del nuovo piano di escalation militare USA e NATO nello scacchiere afgano, giunge notizia di una più che sospetta triangolazione di sistemi d’arma tra Italia, Stati Uniti ed Afghanistan. Il comandante della coalizione alleata nel paese mediorientale, generale Stanley McChrystal ha confermato all’agenzia Reuters la consegna alle forze armate afgane di due aerei da trasporto C-27A “Spartan” in dotazione dell’US Air Force, mentre altri 18 velivoli dello stesso modello saranno consegnati entro il 2011. Come dichiarato dall’alto ufficiale statunitense, “questo programma consentirà all’aviazione militare afgana di raddoppiare le proprie dimensioni per operare con efficacia dopo essere rapidamente caduta in disgrazia con l’avvento dei talebani”.
I due biturboelica C-27A erano stati acquistati nel
Grazie a chissà quale ennesimo segreto accordo nel nome della “lotta al terrorismo” e della difesa degli oleodotti petroliferi sulla rotta Asia-Occidente, aerei militari italiani giungeranno via Stati Uniti ad un paese in guerra da otto anni e con un governo delegittimato dalla recente farsa elettorale. E ciò, bypassando i controlli e le autorizzazioni previste dalla legge n. 185 del 1990, che disciplina il commercio delle armi italiane, vietando le esportazioni a paesi belligeranti o i cui governi sono responsabili di “accertate gravi violazioni delle convenzioni sui diritti umani”. La triangolazione potrebbe però aprire scenari interessanti per il complesso militare industriale, specie in vista della coproduzione di una versione più aggiornata del velivolo da trasporto C-27. Si tratta dello “J Spartan”, in grado di superare i
Nel 2005, Alenia-Finmeccanica, congiuntamente ai colossi statunitensi L-3 Communications Integrated Systems, Boeing, Rolls Royce, Honeywell e Dowty, ha costituito la joint venture Gmas - Global Military Aircraft Systems, candidandosi come principale contractor del programma “Joint Cargo Aircraft” per l’ammodernamento dei mezzi di trasporto militare USA. Il modello offerto al Pentagono, appunto il C-27J, stando alle industrie produttrici, consentirà “molteplici missioni tra le quali il trasporto di truppe, merci e sanitario, il lancio di materiali e di paracadutisti, il pattugliamento marittimo, la ricerca e il soccorso (Sar)”. Con il velivolo, inoltre, verrebbe assicurata “un’elevata efficienza operativa, un’estrema flessibilità d’impiego, le migliori prestazioni per i velivoli della sua categoria in tutte le condizioni operative e caratteristiche uniche d’interoperatività con gli aerei da trasporto di classe superiore in servizio con le forze aeree della NATO”.
La trattativa tra il consorzio italo-statunitense e il Dipartimento della difesa è stata seguita passo dopo passo dall’allora governo Prodi e si è sbloccata positivamente proprio nei mesi in cui si è concretizzata l’offerta del vecchio scalo “Dal Molin” di Vicenza quale base avanzata delle truppe d’élite aviotrasportate dell’US Army. Nel giugno
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