mercoledì 3 febbraio 2010

Il ponte da mungere

di Rosanna Pirajno

Le mucche da mungere sono da intendersi, come si legge nelle puntigliose schede elaborate, tutte quelle grandi opere, o spacciate per tali, in cui l´impiego del denaro pubblico è finalizzato unicamente a procurare profitti notevoli ai privati «con operazioni ad alto rischio ed inutili», o addirittura dannose, per il territorio e finanche per i bisogni sociali.
L´agile libretto dal lungo titolo, Ponte sullo Stretto e muche da mungere. Grandi infrastrutture, servizi pubblici e bolle speculative, curato da Luigi Sturniolo, si basa su dati inoppugnabili, tra relazioni di centri studi accreditati e guru dell´economia ambientalista come Noemi Klein, la sua teoria della difesa dell´ambiente portata fuori dagli schemi di comodo dei "signori del no", e quindi offerta all´opinione pubblica con tutte le carte della documentazione comparabile in regola.
Il grande "business privato-pubblico" è analizzato in quelle iniziative in cui, in Italia e all´estero, grosse società e multinazionali mirano ad accaparrarsi appalti di opere - dalla gestione dell´acqua e dei rifiuti alla costruzione di grandi infrastrutture - da cui trarre notevoli introiti, quasi sempre a scapito della salvaguardia di beni collettivi come la salute di ambiente e persone.
L´affaire Ponte sullo Stretto rientra di diritto in questo fosco panorama speculativo, che il "ragionier Fantozzi" si ostina a non voler vedere ma di cui ora, da un libretto "sovversivo", è messo in grado di conoscere tutti i retroscena.

Fonte: Repubblica, 31.01.2010

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