sabato 24 ottobre 2009

Amantea, contro le navi dei veleni in 25000

In oltre 25.000 veri (a Roma si sarebbe detto 150.000) hanno preso parte alla manifestazione di Amantea (CS) "per liberare la Calabria dai veleni". Una mobilitazione di massa che ha impegnato tutta la Calabria in cerca di riscossa sociale contro la devastazione economico-ambientale imposta dalla malavita politica e organizzata. Un impegno che ha visto i giovanissimi di tutte le scuole della Calabria partecipare attivamente alla realizzazione e al corteo con loro striscioni e slogan simpaticissimi e puntuali.Protagonisti anche le centinaia di comitati ambientalisti e contro le "grandi opere", tra cui primeggiava il NO Ponte. Migliaia i cittadini giunti da ogni angolo della Calabria nonostante il cattivo tempo: la sensazione che il tempo dell'attesa è finito - che la "scoperta della nave dei veleni" sia stata la classica "goccia che fa traboccare il vaso"- e che si impone una leva di conrasto diretto contro chi ha gestito finora il malaffare; una nuova coscienza che fa ben sperare per superare l'amaro destino di pattumiera e di servitù inquinanti, energetiche, militari. A questo incontro formidabile e stimolante vi hanno preso parte le realtà della Basilicata con 2 bus, di Napoli e di Roma con un bus ciascuno. Ha preceduto l'avvio del lungo serpentone che dal mare(nel luogo dove spunta la prora della Jolly rosso" affondata) ha invaso e pervaso Amantea, l'intestazione del Lungomare al Capitano di Marina Natale de Grazia " morto" mentre stava indagando sulle navi dei veleni : alla cerimonia vi ha preso parte la moglie e un drappello di marinai davanti una folla arringante i politici corrotti e complici di tanti misfatti calabresi. Francesco Cirillo per tutti noi - per tutti i movimenti ambientalisti e antagonisti - ha preso parola dal palco denunciando elencandole tutte le porcherie e sollecitando ora la svolta; altrettanto applauditi il rappresentante dei cittadini di Crotone investiti da una quantità di morti precoci a causa dell'uso di scorie tossiche dell'ex stabilimento Pertusola( fosforo e derivati) utilizzate come materiali edili in case, scuole ed edifici pubblici; mentre ad un assessore piuttosto chicchierato la folla gli ha impedito di parlare, così come i portaborse hanno sconsigliato al Pres. della R. Calabria di avvicinarsi al palco. Uuna bella ed intensa giornata, in mezzo a tanti compagni/e calabresi che dal basso e umilmente ogni giono costruiscono l'alternativa per liberarsi da un destino baro e crudele. L'immediato appuntamento è "la battaglia dell'acqua", l'impegno a ripubblicizzare la Sorical e a cambiare gli Statuti Comunali inserendo la clausola " acqua bene umano universale , la cui gestione è priva di interessi economici", per impedire la privatizzazione dell'acqua agita dal governo per decreto il 25 settembre 2009. L'altro appuntamento è il 19 dicembre a Cannitello(RC) per una grande manifestazione che faccia sentire il polso al governo che il 23/XII "vuole mettere lì la prima pietra del Ponte". C'è di che essere soddisfatti di questa vasta risorgenza dei resistenti calabresi, che contribuiscono non poco a rendere la speranza dell'uscita da questo sistema squalido corrotto e devastante, chiamato capitalismo. Cento di questi giorni.

Vincenzo Miliucci

Nessun commento:

Posta un commento