martedì 6 ottobre 2009

Solidarietà e rabbia

Il disastro che ha colpito questa città, la perdita di vite umane ci hanno segnato per sempre: tanti hanno perso amici, familiari, persone anche solo incontrate in una quotidianità fatta di relazioni e contatti umani. A tutti loro vorremmo consegnare il nostro abbraccio e la nostra vicinanza, e dirgli che tante e tanti stanno concretizzando questa solidarietà in piccole e grandi azioni: la raccolta di alimenti, l’organizzazione di volontari, il sostegno ai centri di raccolta. A tutti coloro, associazioni e singoli cittadini, che sono impegnati in questa campagna di solidarietà vogliamo rivolgere un forte ringraziamento per aver dimostrato che non tutto è andato perduto in questa città. Sentiamo, però, crescere un senso di rabbia, per una tragedia che non è il frutto di del caso, della sfortuna e del maltempo. Sentiamo l’esigenza di trasformare il dolore privato di tutti noi in conoscenza politica e sdegno civile: solo così saremo una comunità capace di rispettare fino in fondo tutte le vite spezzate, tutte le lacrime piante dentro questi giorni atroci. Quanto accaduto è la conseguenza del malgoverno del territorio, fatto a pezzi da anni di saccheggi, di umiliazione dell’interesse collettivo a vantaggio di piccoli e grandi interessi privati. Alle speculazioni, si aggiungono l’incapacità e l’irresponsabilità di chi sapeva e non ha fatto nulla. Noi sappiamo chi doveva mettere in sicurezza torrenti, colline e abitazioni e non l’ha fatto. Sappiamo che avrebbe dovuto concentrare le risorse per tutelare l’incolumità delle persone e ha preferito destinarle ad altre “priorità”. E la nostra rabbia cresce: chi, anche nel recente passato, ha chiuso gli occhi di fronte a frane, dissesti e denunce non può occuparsi più del nostro futuro. Sappiamo che la magistratura ha aperto una inchiesta: sarà questa ad individuare responsabilità penali. Noi, oggi, vediamo - in tutta la sua gravità - la responsabilità politica della classe di governo della città, innanzitutto del Sindaco e del Presidente della Provincia, di cui chiediamo le immediate dimissioni. Una scelta obbligata, per quanto successo prima, per quanto accaduto oggi e per quello che NON DEVE ripetersi domani. Proviamo, insieme, a riprenderci la città.

Assemblea pubblica presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca VENERDI 9 OTTOBRE ORE 17.30


CORTEO SABATO 10 OTTOBRE ORE 17.00 (CONCENTRAMENTO IN PIAZZA ANTONELLO)


Casamatta della Sinistra

1 commento:

  1. non so come e chi abbia scritto questo testo. io penso che sia all'altezza dell'evento. E penso, anche, che questo testo domandi ancora di essere all'altrzza non solo dell'evento che descrive, ma della promessa che nasconde dentro di se'. Con molta semplicita', questo e' forse uno dei migliori testi politici scritti a Messina. E' molto difficile descrivere come rimarra' dentro di me, ma piu' facile dire che e' un testo semplice e forte, quello che domandava quello che e' accaduto.

    grazie/

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